12 aprile 2008

Yes we can! but also not

Sto qui che mi guardo l'ultima puntata della prima stagione di Heroes. Lo sciopero oltreoceano è ormai finito ed il rischio che la seconda venga interrotta non esiste più: è bastato aspettare (nella messa in onda) e il problema s'è risolto. Come facciamo spesso. E mentre attendo che Peter Petrelli esploda in una nova nucleare per radere al suolo NYC, ripenso a quell'11/9 così catarticamente invocato da Hollywood, che ha portato ad un colpo di reni nelle coscienze ed ad un giro di vite nelle nostre libertà. Almeno forse ci godiamo di più il nostro meno. Un meno invocato con forza da Grillo in questi giorni: meno energia, meno materiali, meno lavoro. Cioè meno economia. E non vota. Però io ci penso e ci ripenso e alla fine col cazzo che non voto. E Petrelli ancora non esplode, mentre in Spagna quando è successo è arrivato Zapatero e allora forse c'ha ragione Linderman e nonna Petrelli. Insomma qua non esplode niente, io devo andare a votare e mi metto a leggere l'Internazionale (che ogni volta ch'è finito chissà perché mi vogliono vendere Left) deprimendomi fra le dietrologie israeliane, le prese per il culo francesi e russe (!) e le delusioni greco-spagnole. "Gli italiani dovrebbero votare Walter" dice l'Economist. Ma sappiamo già che tra Davide e Golia vince il porcellum. Per favore, datemi una cheerleader da salvare.

Blogged with the Flock Browser