31 agosto 2011

le profezie autoavveranti

- ti volevo dire che non sono proprio single
- dunque?
- e sono anche fedele...
- ma perché me lo stai dicendo?
- vorrei evitare dei momenti imbarazzanti
- ...questa è una delle definizioni che darei a "momento imbarazzante"

22 agosto 2011

Lion's share


'cause it's a terrible scare, but that's why the dark is there, so you don't have to see what you can't bear, the Lion's Share

6 giugno 2011

Come una cosa viva


Sono 10 giorni che in un modo o nell'altro mi ritrovo ad ascoltare La Locomotiva (più spesso la cover dei MCR con The Gang) tutte le mattine che salgo sulla metro. Ho come l'impressione che il mio subconscio stia cercando di dirmi qualcosa.

3 aprile 2011

ore legali

dormivegliare sotto al piumone mentre la pioggia bussa alla finestra, leggera e insistente, e nell'aria senti il profumo di dolci sfornati. sono un bradipo felice. e mi sa che c'è pure un onomastico da qualche parte; poi lo cerco.

26 marzo 2011

rollin'

Scivoli nella vita come la ruota di una metropolitana: ti sembra di controllare il viaggio ma in realtà puoi solo scegliere la velocità con cui arrivare alle tappe che hanno già disegnato per te fra un capolinea e l'altro.
È con la frenata brusca che ti risvegli, col suo odore acre di gomma bruciata che si espande nell'aria come della gramigna nata da un fagiolo magico, senza giganti che la possano abbattere o condizionatori che lo possano convincere a trovare la strada per il cielo.
Il vagone inerte ricorda una balena bianca spiaggiata dopo aver perduto il suo Achab, e la folla intorno sembra fatta di giapponesi che dagli arpioni sono passati alle macchinette digitali, ma senza un monumento nei paraggi.
Tutto fermo.
Se non puoi scegliere la meta, almeno puoi decidere di non muoverti.

24 marzo 2011

πνεύμα

Oggi mi sento cosi inspirato che se mi guardo di profilo sembro un vettore fra realtà ontologiche.

23 marzo 2011

Du' spicci se te spicci

Corre verso la fermata della 9 ché pare abbiano messo dei divani veri sulle banchina, forse per fare del product placement live; pensa ad una strana mossa di marketing per una città che ha innalzato i posti a sedere nelle attese della metro a luoghi di scomodità controllata, con perimetri fantasiosi a cui è affidato il compito di far sedere ma mai sdraiare. Piccoli purgatori dentro gli inferni delle routine fatti contro chi si è squagliato dentro paradisi artificiali. Ma la fauna degli sconfitti, arresi o vinti che siano, non si esaurisce lí. C'è chi il nirvana lo cerca con forza decidendo di non girare la ruota del samsara e lascia l'acquisto delle vocali a chi le accoppia con le note. Ma allora cambia la geografia: le banchine no, sono zone di silenzio. La musica è per i corridoi ed i vagoni. E cosí lui correva tra questi due assi, si muoveva fra delle musiche ordinate e delle vite ascisse per cercare la morbidezza in un universo freddamente cartesiano. Perché alla fine come tutti voleva giusto un po' di tempo col culo al caldo. Poi avrebbe ricominciato la questua quotidiana del cibo.
Una moneta, almeno una,
Una moneta contro la sfortuna,
Una moneta per cortesia,
Una moneta e dopo vado via.

18 marzo 2011

Metro a metro

Marco urla. Grida concitate che si sovrappongono ad ordini secchi mischiati al crepitio delle armi automatiche, alle esplosioni e ai colpi di energia che tagliano l'aria veloci come folgori: quando si sente lo sparo è sempre troppo tardi. Luci, grida, suoni, sensazioni. Una cacofonia cromatica che si presenta sotto gli occhi dei pochi sopravvissuti. Marco urla più forte e tutti gli altri finalmente ascoltano muti, cominciando a seguire gli ordini si sparpagliano sul terreno come fosse il campo di calcetto dell'oratorio, ognuno in posizione. D'improvviso cala il silenzio come se la battaglia fosse finita. O come se il peggio dovesse ancora arrivare. Muscoli tesi, labbra serrate, occhi che frugano nel panorama cercando segni nel terreno. Qualcosa si muove nel terreno e l'ordine arriva in un sussurro, implacabile e inevitabile <<ora!>>. Tutti scattano in contemporanea, imbracciando le armi e cominciando a sparare. Concentrano il fuoco in quello che sembra un guyser di fango che smuove il terreno con una ruspa che scava dal centro della terra, o come uno zombie dei film di Romero solo dieci volte più grande. Dall'alto lo spettacolo di linee di fuoco e di fiamme che si intrecciano in unico punto renderebbero fiero ogni dio del caos, mentre giusto un cartografo ubriaco riuscirebbe a guardare lo spettacolo transformandosi di colpo in un ermeneuta; per tutti gli altri ci sarebbe solo il fascino della distruzione in movimento. Istanti che scorrono via lenti come del miele pigro nelle colazioni di inverno. Il terreno si blocca, la forza misteriosa che scava la sua via di fuga sembra non esserci più.
<<Fermi! - arriva diretto nelle orecchie di tutti che smettono di sparare - Dobbiamo controllare che il tank sia morto sul serio>>,
<<Ci penso io>> chiosa Leo,
<<Oh io devo andare: c'ho il cinema>> aggiunge d'impovviso una terza voce.
<<Ma scusa ho detto a tutti fino alle 8 e tu vai via un'ora prima? Sempre il solito>> Aggiunge Marco con una voce mista di rimprovero e di condiscendenza.
<<Giuro la prossima volta, ma oggi l'ho promesso a Irene e quella lo sai che mi spezza le gambe se le do buca>>.
<<Va be' ragazzi salvo tutto e ricominciamo da qui ma ricordatevi l'equipaggiamento eh>> e un coro di saluti si mischia nelle cuffie finché sullo schermo il menù lascia lo spazio alla scritta
QUITTING...

16 marzo 2011

Estrazioni nucleari

E poi vai dall'amico giapponese e capisci che sono fatti di una pasta diversa.

Io sono un grande teorico (e pratico) della rimozione forzata soprattutto in caso medico, dunque se non so, non è successo. Mi rendo conto che l'approccio è sbagliato. É per questo che ho inventato la settimana del check-up : 10 giorni (tempi italiani, in india la settimana sarebbe stata di 28 giorni e a NewYork 3) concentro tutte le mie visite mediche, con una complessissima azione a cascata per evitare che mi freghino in contropiede con la mancanza di un appello dei globuli bianchi, di un lipido distratto o un leucocita timido dietro la lavagna; in ultimo la detntista, un po' perché nell'approccio olistico ancora i denti non hanno trovato spazio, un po' perché è sadica. Presa alla fine non ho tempo per cose troppo complicate e non rischio di farmi sedurre dalle tette spalmate in faccia nemmeno fosse un comic hentai, anche se ammetto che una carie trapanata via a forza senza anestesia mi ha avvicinato al concetto di "essere penetrati" e chiarito il "sono sicuramente etero", wired! -ecco, cominciamo a creare un sottocodice che è importante per fidelizzare il mio lettore islandese, tipo che se dico "wired" si capisce che è riferito all'atro post e quindi un sostanziale "li mortacci" declinato-

È quando ha cominciato a parlare in maniera distaccata che ho pensato al classico caso di rimozione o elaborazione ancora non cominciata. Invece mi ha detto "sono stato male per 3 giorni, ma che puoi fare contro una cosa del genere? Le famiglie le senti per capogruppi con 1 minuto al satellitare dell'esercito. Lo zio ha detto che stanno bene tutti. Tutti chi? Speriamo tutti quanti." E poi a discutere di come reimpostare un lavoro che non esiste più. Perché con la globalizzazione uno tsunami fa morti da un lato e disoccupati dall'altro.

All'ultimo bicchiere non rimaneva che riderci su: "vi prestiamo Bertolaso-san?"

15 marzo 2011

The Times They Are A Changin'

La riscoperta delle cabine telefoniche è una di quelle ragioni per cui anche nella "neonata" versione italiana (perché nel Paradiso francese dello shopping trovo solo quella US e UK mortacci vostra?!) si chiama Wired e non Wireless. Generazioni post-tamagochi che ricordano l'i-mode come il mesozoico si ritrovano improvvisamente nel precambriano. E il trenino a gasolio che mi portava a scuola non mi sembra più tanto male. La grande lezione che stiamo imparando è che le metastrutture sono più fragili (uh! E ci voleva uno tsunami), che l'elettronica non è male ma senza la meccanica non vai da nessuna parte, e più in generale che l'atomo batte sempre il bit (bellezza femminile a parte ché fotoscioppata pare meglio, ma dovremmo aprire tutto un capitolo sulla civiltà dell'immagine, le proiezioni, etc. etc. Dunque per facilità rifuggiamoci nel postulato più alto dell'ormone che batte sempre il neurone).

14 marzo 2011

Sí in tre-no

La mission di questo posto qui è assolutamente chiara : io non ci voglio avere un blog, dunque mi sono detto di scrivere cose completamente senza ordine, struttura o periodicità; sul fronte contenutistico ho sempre e solo parlato di/a/da/in/con/su/per/tra/fra mémédesimostesso, cosí da non essere assimilabile al diario o -attentato!- a spacciatore di vere notizie (nella misura in cui consideriamo informazione genuina i copia-incolla dalle agenzie e/o siti stranieri). Figuriamoci quindi quando ho paventato l'idea di scrivere microracconti da metropolitana (stufo della lettura a bocconi, valutavo come sovvertire la legge d'eremitaggio mentale del sistema di trasporto pubblico).

Poi ho pensato che milioni di persone si sono fatte perculare dal manifesto Dogma di von Trier, dunque perché non cercare anch'io un sistema di regole completamente innaturali per il mezzo scelto, da pervertire col mio personale "Dancer in the Dark" (un po' scuola Ghedini)?
Ehi sono in metro e non mi va di leggere, quindi ti parlo come al solito di me, anzi meglio! del mio stato mentale codificato temporalmente e spazialmente. Toh, è un racconto (ma non importa perché è un sogno wink wink).

Fa rima e c'è, stacce.

13 marzo 2011

Fantasmi

Un tempo vedevamo Godzilla rimanendo esterrefatti dalla distruzione di edifici di cartone. Un meccanismo psicologico di identificazione dello spettatore.
Poi arriva uno tzunami secchione e ci sono navi risucchiate nei gorghi, treni penzolanti e scenari alla kenshiro mentre alla radio una voce femminile, come incidendo un messaggio d'attesa di call-center, ti dice che la situazione oscilla fra il "molto grave" e la "catastrofe". <<Salve, al momento tutte le linee sono occupate. Per favore restate in attesa di meltdown per non perdere la priorità acquisita. Nel frattempo lo iodio 131 vi è offerto dal sistema di sicurezza nazionale>>. E' tutto cosí grottesco che a farci un film sopra per essere presi sul serio si è praticamente costretti a raggiungere il livello boiata di 









Altrimenti lo scambiano per documentario e non per fiction.
Un po' come Berlusconi ed il Caimano.

9 marzo 2011

M&M's

É ufficiale : ho perduto la mia aidoru. Dovevo atomicamente approfittarne quanto ha digitalmente aperto le gambe, ma proprio non mi prendeva. Ora non so se consolarmi riflettendo su frasi tipo <<per ogni bellissima c'è almeno un uomo che pensa alla sua ex rompicoglioni>> (ed io sono cosí avanti da essere già al "pre" che al "ex"), se accusarmi di vivere in una sacca di senso di colpa dalla cattolica origine che porta alla castrazione dell'autostima e quindi di non meritarmi cose e/o persone, se semplicemente sono un codardo, etc. etc. In ogni caso, come per ogni donna che perde il suo corteggiatore, mi mancano tutte le sfilate di foto e i cambiamenti di profilo ogni 12 minuti e mezzo. Non avrei mai apprezzato il gusto o digerito la glassa, ma la confezione mi ero abituato ad averla nella tasca. Addio al pacchetto di caramelle.

8 marzo 2011

On the 9th cloud

A me 'sta cosa del cloud computing piace un sacco, e non solo perché mi basta un assaggio di internet per ritrovare le informazioni. La cosa più bella è la facilità di scambio delle informazioni. Cosí se anche mi sono lasciato affascinare, mai completamente sedotto, dall'intelligenza collettiva, se ho fortemente creduto in quella connettiva, rimango estremamente colpito nell'imminente dalla conoscenza partecipativa. Ora vi spiego come. Ho creato una cartella condivisa per lo scambio di musica con un gruppo di amici scelti e fidati che a loro volta potranno aprire i cancelli ed estendere la rete sul concetto di moneta-fiducia pilastro contemporaneo postfacebook dei social network. Ora, oltre a ritrovarmi musica fighissima nuova, mi scopro un sabato mattina il bootleg di un concerto a cui ero presente (ovviamente con uno dei suddetti) giusto 12 anni fa. E se non è memoria collettiva questa buona camicia a tutti.

PS: poi faccio un post a parte per la mia prof di semiotica dei tempi universitari che parlando di reale e virtuale mi chiedeva dove mangiassi il pollo. Oggi io vorrei sapere dove lei ascolta la musica (e qui il mondo nuovoloso si divederà fra deezer e grooveshark, con scarti percentuali di lastfm e pochi fortunati che parlandomi di netflix ovviamente possono scoperchiare il vaso di Pandora).

14 febbraio 2011

camminando Bocconi



Adesso non correte tutti a scaricare le 389 pagine di intercettazioni per avere il suo numero di telefonino. Piuttosto siate originali e componetele una suoneria nuova, un regalo a tema per San Valentino. Qualcosa tipo: si si la do.

13 febbraio 2011

Tanto per non dimenticare

Art. 96.

Il Presidente del Consiglio dei ministri ed i ministri, anche se cessati dalla carica, sono sottoposti, per i reati commessi nell'esercizio delle loro funzioni, alla giurisdizione ordinaria, previa autorizzazione del Senato della Repubblica o della Camera dei deputati, secondo le norme stabilite con legge costituzionale.



Art. 90.

Il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione.

In tali casi è messo in stato di accusa dal Parlamento in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri.



Art. 88.

Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse.

Non può esercitare tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo mandato, salvo che essi coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura.

Lady L

"Poche, radical chic, in piazza per motivi politici"
- Maria Stella Gelmini

"Radical chic è un'espressione idiomatica, mutuata dall'inglese, per definire gli appartenenti alla ricca borghesia che, al fine di seguire la moda del momento, per esibizionismo o per inconfessati interessi personali, ostentano idee anticonformistiche e tendenze politiche fortemente radicali, generalmente avulse o diametralmente opposte ai valori culturali e sociali del ceto di appartenenza."
- onnisciente Wikipedia


Ma su 60 milioni di italiani (tutti borghesi) una milionata e spicci che vuoi che sia.

1 febbraio 2011

Inchieste Mohicane

In quest'ultimo periodo fra vergini sacrificate e bunga bunga in discoteche sotterranee mi si è completamente stravolto il significato di "Dungeons & Dragons". Ma poi penso a Dumas padre e tra minorenni, prostitute, prostitute minorenni e via via così nell'orgia di fine impero (l'unica protezione ormai è una spirale hegeliana) mi domando dove lui cercherebbe la femme.

31 gennaio 2011

To hell and back

Tredici episodi di Hellcats nella poco segreta speranza di vedere qualche scena lesbo fra cheerleader (ma in effetti con 2 stagioni di Blue State Mountain mi sarei potuto accontentare) e poi all'improvviso salta una fuori una battuta. L'unico nerd della serie, assolutissimamente comprimario, la cui unica funzione è di non farci dimenticare che la nostra protagonista fa la cheerleader solo perché cosí c'ha la borsa di studio perché io da grande farólavvocato. Insomma il nerd, dopo aver rimorchiato una emogoth, va a chiedere un favore alla mamma della suddetta:
- "ho promesso che l'avrei fatto al posto di sua figlia ma, ecco vede, c'avrei la emogoth fra le mani"
- "ah"
- "la prego, si sente triste"
- "eh"
- "c'ha pure problemi col padre!"
- "ok ok lo faccio. Come hai detto che si chiama?"
- "Antigone".

30 gennaio 2011

GadgetZ

Io ci ho un blackberry. Ci avevo pure un iphone. Prima miriadi di altri telefoni smart (che si chiamano così perché non li metti più in tasca, li parcheggi). Insomma da bravo geek non mi sono mai fatto sfuggire il gadget e ogni volta grido al miracolo. Le mie cugine pure c'hanno gli iphonez e peró sentono la musica con gli ipod. Mi sono domandato per anni come mai solo nell'universo maschile riusciamo a capire le innumerevoli possibilità che ci offre uno strumento. Rimango sempre molto colpito, e talvola rassicurato, dal sapere che posso scrivere, leggere, sentire la musica, guardare video con un piccolo pezzo di plastica che posso portarmi dietro (parlo del telefono non della smart). Perché quindi le donne non entrano nella logica del "possibile" come me? Poi ho capito che del gadget non declinano il "possile" ma il "potere". Loro ci hanno il fidanzato

.

29 gennaio 2011

Gli alieni vocoidi

Parlare una lingua straniera è complicato, sia nei significati, per comprendere tutte le gradazioni di "non detto" ascrivibili ad un'espressione, sia nei significanti che portano sempre un messaggio intrinseco. Io lo so che è complicato: è un anno che strizzo l'occhio alle cameriere perché non capisco mai se dico "grazie mille" o "grazie bel culo", e converrete con me che sarebbe estramente scortese dare del "bel culo" a qualcuna senza un'adeguata marpioneria di contorno. Dunque Giuseppe D'Avanzo c'ha ragione quando dice che su Mr.B c'è bisogno di un'adeguata sintassi per non cadere nelle trappole di artificiose interpretazioni, MA -datemi retta!- non è solo cosi: Mr.B c'ha problemi di lingua come me, è il burocratese che perverte tutti i suoni. Il nodo gordiano su cui non ci chiariamo è il Tribunale dei Ministri. Perché Mr.B la Costituzione l'ha letta e sono sicuro che sull'art.96 ha capito che i reati ministeriali sono quelli commessi nell'esercizio delle sue finzioni. Spiegategli la differenza fra una "U" e una "I" e andiamo tutti a casa contenti a farci trombare dalla prossima compagna elettorale.

26 gennaio 2011

A(n)core ingrato!

La mia personale concezione del tempo è quella del pendolo: oscillo tra il momentaneo e l'eterno, cercando la redenzione nel primo e, ultimamente, rimanendo schiacciato nella contemplazione del secondo. Non é possibile riuscire a vivere solo alla giornata per paura di realizzare qualcosa. Alla fine sto perdendo gli obiettivi e galleggio.

25 gennaio 2011

4 amici al bar

sì è una figata l'organizzazione, però non possiamo scambiarci 9 mail per fissare una cena in 4 il 16 di febbraio, anzi facciamo il 17 per essere sicuri. E quando ci saranno i figli aspetteremo che vadano alle medie per prenderci un caffé?!

Delta

Se è vero che bisogna incasinarsi prima di poter migliorare, ho dei margini di crescita in questo 2011 che manco il collocamento di facebook in borsa.

23 gennaio 2011

- pericolosamente pieno di citazioni che non dovresti cogliere (per il tuo bene eh!) -

Il mio dramma personale nasce dal fatto che mentre tutti si leggevano Il richiamo della foresta e Moby Dick io crescevo tra i neuromanti e le svastiche sul sole. E' per questo che sentendo un giorno di qualche anno fa parlare del Papa contro la clonazione m'ha fatto più effetto del dovuto. Poi improvvisamente ti trovi che è veramente 21mo secolo, che mancano solo 2 anni alla prima edizione del GdR "Cyerpunk" (noi microservi di seconda generazione adesso siamo digevoluti da nerd in geek, c'abbiamo le lenti a contatto e nessuno usa il telefonino agli stessi livelli, e soprattutto la prima generazione è diventata la più grande catena di pusher del mondo: tutti si sono tecnologizzati; la più economica droga dal mondo costa 13 euri al mese, è abusata da milioni di persone e ti fotte tempo e cervello come il crack dei fine ottanta. Quindi ora godo del vantaggio di non dover spiegare che è un Gioco di Ruolo. Perfino mia madre non mi chiede più "chi ha vinto?") e tutto quello che per te rappresentava fantascienza sta diventando reale. Provate un po' a chiedere a Asimov come si sentirebbe a trovarsi su Trantor cercando un bar. Ci sono delle mattine che mi sveglio e vorrei urlare senza modulo estraniante. I vantaggi però me li godo tranquillamente: tra starmente barricato in casa mia o in un'altra città alla fine mi cambia giusto il nome degli alimenti sulle scatole. Gli amici sono tutti diluiti nel flusso costante della coscienza connettiva e ora che ho trovato pure l'aidoru da taschino mi sento di aver fatto l'emplein.

Poi per fortuna arrivano delle notizie che mi ricatapultano in pieno surrealismo (con picchi dadaisti). Io vorrei spezzare una lancia in favore di Mr. B che 1) alla fine cerca come tutti noi la favola, solo che a lui hanno raccontanto la versione porno de le mille e una notte; 2) chi è che non vorrebbe un condominio intero di zoccole?! Il problema è sempre il solito: sei tu che giri con il mondo e non lui per te, altrimenti babbo natale m'avrebbe regalato da anni la pandemia generalizzata che chiedo sempre nella letterina. La verità è che dovrei spedirla a un altro polo.