29 agosto 2008

Quanto fa male stare a casa a guardare RAI4

Mentre ci si rimette in moto i telegiornali si sperticano a parlare della Mostra del Cinema di Venezia, perché è stato proiettato un documentario su Valentino e -oooooh!- ha detto che è gay e che -oh-ooh!- il suo più stretto collaboratore era anche suo amico ed amante, la sinistra parla di pomodori e responsabilità. Ecco, io finalmente ho capito e mi sento molto meglio. Ancora una volta il cinema mi ha salvato e mi ha spiegato. Perché qui c'è stata tutta un'operazione per creare Alitalietta con un capitano di sinistra e una banca gestita da un advisor di sinistra. Lex Luthor e il Doom fan sempre così. Chiamano gli amici. CasanovaFrankestein lo dice chiaramente che lui è più forte perché non si fa scrupoli, che degli altri non glie ne frega una beata cippa e per questo vince. Mi domando solo perché in Italia al posto di 007 noi abbiamo il Dottor Bene.


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7 agosto 2008

tempo di luoghi comuni



Oggi volevo versare 100 dollari a Obama (sono sempre dell'idea che non potendoli votare è meglio dar loro i soldi prima, ché con le scelte che fanno mi tocca spendere di più dopo) e invece ho dato 89 euri alla Apple. Pare che dopo un paio d'anni se il macbook è ancora vivo è sicuro che schiopperà il trasformatore. E pensare che a casa ho ancora un 1400 che ormai dovrebbe festeggiare i 10 anni; sospetto che la sua batteria duri perfino più di quella del piccoletto bianco. Non credevo che sarei arrivato a dire anch'io "non li fanno più come una volta".

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6 agosto 2008

Calderoli e Wuhan

Pare finalmente svelata l'arcana citazione del ministro con le più divertenti magliette d'Italia, ma io a lui l'ho capito subito ché parla semplice: nel sultanato bisogna applicare il federalismo del Clan.



(fonte)
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5 agosto 2008

Ricominciamo?



Non sembra ma questo è il primo post ufficale, nel senso che si ufficializza il trasloco. Scrivo ormai poco perché l'entusiamo di una volta è spento; sembrerebbe più dagli ostacoli tecnologici di una piattaforma non proprio accessibilissima ché da un calo dell'ispirazione (in fondo scrivo puttanate, quindi che musa ci vuole?). Immagino che per i primi blogger le cose fossero più complicate; io però non sono un vero blogger ma uno che c'ha un blog dichiarando pure il contrario, e in più arrivo tardi e con una voglia tutta duepuntozero. Mi piace vincere facile. Speriamo che così vinco bene.

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3 agosto 2008

Me lo diceva sempre mia mamma: impara dai migliori

Mentre mi crogiulo del fatto che riesca ad andare a piedi in ufficio, nonostante non sia vicinissimo - ma tanto è tutta salute! - passo davanti alla guardiola del mio portiere e penso a lui: neo assunto - a Gennaio - praticamente coetaneo, straniero - nota importante perché ogni volta che cerchi di esprimere un concetto più complicato del buongiorno, risponde con un sorriso ed un lieve segno di accondiscendeza del capo - con un contratto a tempo inderminato e che naturalmente non conosce da subito tutte le mansioni da svolgere. Per ovviare alle lacune tecniche si sono scelte soluzioni intelligenti, come quella di affidare il calcolo delle ripartizioni dei consumi del gas. Visto che è un condominio "avanti", c'è una caldaia centrale ma sistemi autonomi, così paghi solo quello che consumi. Il vecchio portiere prendeva nota dei cosumi, faceva quattro divisioni e oplà! ognuno aveva la sua spesa che poi l'amministratore comunicava insieme alle altre voci. Invece, siccome siamo avanti, da questo inverno, a cavallo del "cambio di guardia", è stata scelta una società che ha installato un coso elettronico che fa questa lettura, manda tutti i dati al computerone centrale e quello poi sputa le bollette prestampate che invia a tutti. Veloce e riservato, e poi, diciamolo, il computer non sbaglia mai. Grazie a questo indispensabile servizio ho pagato circa 180 euri per non passare all'agghiaggio la stagione fredda: 30 per il consumo e 150 per sapere quanto ho consumato...
Dicevo quindi che svegliatomi di mattina tutto contento ché nessuno mi calcola quanto spendo col ventilatore, esco di casa e vedo un cartello al posto delle smagliante sorriso del portiere. "Sono in ferie" recita. E mentre mi avvio al lavoro gioendo di poterlo fare a piedi, un pensiero laterale diventa sempre più invadente: 8 passi da casa sua alla guardiola.

Mio nonno era più furbo di quanto sospettassi.

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