6 aprile 2007

Commando Precario (teaser)


Sabato ore 8:00, mi sveglio e sfioro con le dita il mio mac che comincia subito a raccontarmi il mondo; e mentre lui solca lo spazio digitale aggangiandosi, connettendosi, ricercando e domandando, da bravo araldo annuncia a chi lo vuol sapere che la mia mente è attiva. Complice una pagina di repubblica.it, gli sparuti messaggi delle scorse settimane diventano un unico coro di “oggi apre!” e l’amico del cuore, filtrato e sminuzzato a piccolo pacchetti, annuncia la novella più forte degli atri. “M’arendo, ‘nnamo” sono le uniche parole che riesco a dire ed alle nove e mezza sono in macchina verso la nuova eldorado del consumatore. C’ho messo quanto arrivare a Firenze. E non mi rivedranno così facilmente che non c’è neanche Burger King. Ecco, una settimana per riprendermi... poi per fortuna ieri sera ho letto questo post ed è ripartita la spinta bloggosa. La mecca-mac è la solita trappola basata su esche ipod per incauti che ancora non conosco la mela. H&M non è paragonabile a Milano. Pathé ha aperto un multisala qualunquista. Mondadori è piccola. Il gioco non vale proprio la candela.

Scrivo ed è morto Comencini, un altro pezzo di cinema che se ne va. Ripenso ai suoi diari ed appunti, quando parlava del suo male che in tutti questi anni lo ha consumato. La prima volta piansi. Scriveva MdP, che nel rutilante mondo del cinema è un acronimo noto: Macchina da Presa. Lui però parlava del Morbo di Parkinson e non voleva far preoccupare chi per caso avesse buttato l'occhio sugli appunti. Oggi ancora una volta ripenso al legno che si fa carne, e che forse questa trasformazione ha influito su di me più dell'orginale transustanziazione, e lui me l'ha raccontata meglio di altri.