7 marzo 2007

le giornate grigie

nel declinare le cose che odio (perché questa è un'estensione della mia descrizione) ho aggiunto le giornate grigie, ed oggi se ne preannuncia una. Dopo le lamentele sulla forzata posizione orizzontale e gli italian fast food notturni, devo dire che sentire l'acqua che cade mentre sto raggomitolato nel letto lo considero uno dei piccoli piaceri della vita. C'è qualcosa di speciale nel momento: è come se ci fosse una sospensione delle regole, come se l'ozio acquistasse la dignità di un tempo ormai perduto ed i momenti si facessero più lenti e liquidi. Il ticchettio costante delle gocce si trasforma in un susseguirisi di carezze per l'ipotalamo, ed io mi fondo con il talamo* e la dimensione del sogno non è così lontana nonostante la veglia. La pioggia mi piace in molte forme, così come il sole: le giornate grigie sono quelle disoneste vie di mezzo... piatte, monotone, senza un presente dimentiche del passato e orbe del futuro. Ecco, quelle non le voglio. Io voglio i colori.


*voglio 10 punti per il gioco di parole!